Per una volta, non ci occupiamo di sport, o affini. Ci piace infatti narrare le gesta di due geniali e ancora anonimi (chissà per quanto) hackers informatici che, con le loro burlesche iniziative, hanno fatto parlare tutto il mondo. Il primo è il simpatico e sorridente giovanotto che è riuscito ad introdursi nella video-conferenza fra i 27 Ministri della Difesa dell’Unione Europea. Pensate: mentre i vari responsabili dei rispetti dicasteri nazionali discutevano di investimenti tecnologici in ingegneria bellica, l’intruso ha salutato i partecipanti agitando la manina e restando oltre un minuto in video, fra l’ilarità di alcuni fra i ministri e lo sdegno e la preoccupazione di altri, interrompendo addirittura il discorso del membro finlandese (che, in tema di armi e conflitti, forse, non era nemmeno quello che aveva più cose da dire…). Sono ancora in corso le indagini per stabilire l’identità del “provocatore” e, soprattutto, capire come ha fatto ad intromettersi nella rete gestita dalla Commissione di Bruxelles. Ancor più audace e irrispettoso poi il misterioso “sabotatore” che, dall’account ufficiale di Papa Francesco, ha fatto partire un “like” nei confronti della foto che ritraeva in posa tutt’altro che mistica una super modella brasiliana. Anche in questo caso non è al momento stato rintracciato l’autore dello scherzo. Perché, pur con tutto ciò che concerne la rivoluzionaria e progressista visione di Bergoglio al riguardo di tanti temi “scottanti” (basti pensare all’ultima presa di posizione sui matrimoni gay), siamo convinti che non sia stato lui a schiacciare il famigerato tastino. O no?