Ve lo ricordate il Televideo ? Quel servizio di teletext lanciato dalla Rai ad inizio anni 80, entrato nell’uso quotidiano per lettura di News di attualità, Oroscopi, Indici azionari, e ovviamente Sport.
Oggi se chiedete ad un nato digitale se conosce il Televideo probabilmente farebbe la stessa faccia di quei ragazzi che in un famoso filmato messi davanti ad un vecchio telefono a disco combinatore ( denominato F63 dalla allora Timo) continuavano a pigiarlo , scrollarlo e toucharlo nella speranza gli desse un segno, ma anche molti di noi di eta’ decisamente più vintage, ormai comodamente avvezzi alla velocita’ degli aggiornamenti su Smartphone, sono sicuramente convinti che il servizio non esista piu’.
Invece, sopresa sorpresa, non solo il servizio esiste ancora, tra l’altro con quella stessa grafica anni 80 che ti riporta nostalgicamente con la mente a Space Invaders e Pacman, ma una recente ricerca ci dice che addirittura il 32% degli italiani dichiara di conoscerlo bene, e sembra lo usi pure.
Ora, questo 32% in questi giorni, ha avuto la fortuna di gustarsi un paio di perle che denotano la storica attenzione di Mamma Rai per gli sport minori in genere e il basket in particolare.
Dopo che i giorni scorsi il Televideo in occasione della notte del Draft Nba aveva annunciato trionfalmente che i Golden State Warrios avevano scelto il 19enne italiano Luca Mannion, che purtroppo si chiama Niccolò, per tutti Nico, (vabbè capita, un lapsus ), ieri il redattore della pagina 290 si è superato, lanciando, sempre in tema Nba, la seguente notizia, ………..Ai Los Angeles Lakers arriva Paul Gasol che raggiunge cosi il fratello Pau.
In un sol colpo il nostro redattore è riuscito a trasformare i genitori Gasol in due burloni che chiamano i figli Pau e Paul, tipo Nico e Rico, Qui e Quo, Mino e Tino , Pino e Lino, e a riportare indietro Pau ai Lakers che aveva lasciato appena 6 anni fa’ quando ancora ci giocava con Kobe Bryant, anzi a riportarlo addirittura in campo dato che sta ancora valutando se continuare a giocare o appendere le scarpe al classico chiodo.
La cosa bella è , che nonostante la simpatica notizia continuasse ironicamente a fare il giro dei social, ha continuato, con ammirabile coerenza, a comparire immutata per tutto il giorno, fino alla sua cancellazione naturale. Chapeau!
Comunque il buon Paul che in effetti si chiama Marc, è anche comprensibile non sia proprio conosciuto da tutti, in fondo è solo Campione Nba 2019 e Campione del mondo in carica.